La granseola

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Cucinare la granseola è abbastanza facile, e non ci sono problemi, però estrarne la polpa non è semplice, e tra l’altro non è facile nemmeno spiegare come fare. Vedere vale mille parole dicono i saggi cinesi. Per prima cosa mettete a bollire una pentola di acqua con sale. Aggiungete tutti gli ingredienti, quindi la carota, il sedano, la cipolla, il pepe, il vino, l’aceto, e i gambi di prezzemolo. Accendete il fuoco e lasciate bollire per 5-6 minuti per permettere all’acqua di insaporirsi, poi immergeteci la granseola e incoperchiate abbassando il fuoco. Cucinate per 15-18 minuti e scolatela. Una volta raffreddata, staccategli le zampe che sono piene di polpa. Rompetele con un batticarne e estraete la polpa mettendola in una terrina. Ora non resta che aprirla come si fa per un cofanetto, tenendo il guscio superiore e tirando la parte inferiore. Troverete dei pezzi arancioni che dovrete tenere, denominato corallo, buono da mangiare e poi eliminando tutte le parti molli tenete la gabbietta bianca che è piena di polpa buona. Aiutandovi con uno spiedino di legno estraetene  tutta la polpa bianca facendo attenzione di non far cadere nella polpa la parte dura della gabbietta. Una volta che avrete ottenuto la polpa, conditela con olio extravergine di oliva, pepe, e una spruzzata di limone. Dopo aver lavato bene il guscio della granseola, asciugatelo e riempitelo con una foglia di lattuga, dove poi verserete la polpa. In un piatto di portata con sotto un tovagliolo servite la granseola e Buon appetito.